Il mare poco "nostrum" dei progetti Europei
Sono un italiano atipico probabilmente perchè a 22 anni ho fortemente voluto prendere un aereo e trasferirmi fuori, scappare dalla mia famiglia e dal comfort. Pago questo tutt'ora, ancora, dopo 30 anni perchè non sono più ne carne ne pesce o forse entrambi o addiritura una poltiglia incomprensibile. Ho ormai passato più della metà della mia vita in Romania e quando ho provato parzialmente a tornare, diciamo che non sono stato ben accetto. Non vi starò più a tediare con la storia della mia vita ma non sono più italiano completamente o almeno in Italia non vengo percepito così, ne sono sicuramente Rumeno. Mi sento però europeo, andando anche qui contro corrente, perchè le decisioni del governo europeo sono a volte giustamente interpretate molto negativamente a volte meno. Come mi sento io chiaramente prescinde dalla politica, mi sento europeo soprattutto quando mi confronto con altre realtà europee, lavorando nei progetti europei mi capita spesso di essere in video conferenza con persone diverse, dalla Lituana con il nome irricordabile e dalla pronuncia dubbia, alla francese imbacuccata dentro casa con lo sciarpone. Non dico che mi sento uguale a loro in tutto e per tutto, direi di no, io che sogno la "carbonara" ed il gelato e loro che non ho idea e non voglio sapere cosa mangiano, magari si ma per curiosità ma non lo mangerei a lungo. Dico però che essere europeo non è affatto male e si incontrano persone che vogliono realizzare cose belle, detta così sembra semplicistica ma non saprei spiegarla troppo diversamente. Cosa ci unisce oltre qualche valore qua e là, spero, sono i progetti di collaborazione europea. Quei progetti che avrebbero lo scopo di unire e penso agli Interreg, ai Crea Cult e agli Horizon Europe, che sono visti come cose strane dal Italia, le pubbliche amministrazioni o non li conoscono o sono spesso troppe disorganizzate per poterli preparare ma soprattutto sono troppo chiuse in se stesse. Uno dei principi chiavi infatti è aprirsi agli altri, creare delle network (bisogna spesso essere 6 o 7 paesi diversi per poter presentare un progetto), parlare l'inglese almeno, avere delle idee e mettersi un pò in gioco. Sapete i paesi che più di altri si sono maggiormente organizzati per ottenerli? Due paesi completamenti diversi, la Grecia e l'Ungheria. Due paesi che hanno poco in comune direi ma entrambi europei ed entrambi in proporzione con una crescita oggi superiore alla nostra, malgrado non troveremo mai un tg che ce lo racconti. Sarebbe ora che ci svegliassimo e si aprissimo un pò tutti. Io ci provo. Vi metto il link www.diegomat.net quando volete potete contattarmi.